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Prestito personale rifiutato?

Prestito personale rifiutato? 

Basta fare mille richieste online puoi solo peggiorare la situazione! 

Sei hai un prestito personale rifiutato negli ultimi 4 mesi, continuare ad inoltrare nuove richieste è assolutamente controproducente.

Eh si ! perché ogni volta che fai una richiesta di prestito personale, questa viene registrata nelle banche dati e tante richieste ravvicinate riducono il tuo “merito creditizio”

In sostanza sarà quasi impossibile che tu riesca ad ottenere un prestito finchè queste richieste saranno visibili.

Pertanto fermati non continuare a fare richieste perché le possibilità di approvazione saranno pressoché nulle.

Prestito personale respinto perchè?

I motivi per il quale un prestito personale viene respinto possono essere molteplici pertanto vediamo alcuni

Segnalazioni negative nella CRIF o Centrale rischi:

Sehai ritardi nei pagamenti, debiti insoluti o segnalazioni come cattivo pagatore, le banche e le finanziarie saranno più inclini a rifiutare la tua richiesta.

Alto livello di indebitamento:

Se hai già altri prestiti attivi, il tuo profilo potrebbe essere considerato a rischio. Per l’erogazione di un prestito le banche o finanziarie normalmente si attengono alle soglie di povertà ISTAT per nucleo familiare ed area geografica pertanto qualora questo limite viene superato il prestito non può essere concesso.

Volendo fare un esempio pratico: Se hai un reddito mensile di 1450 € nello stato di famiglia siete in 4 di cui nessun altro lavora ed  hai finanziamenti o mutui per un totale rate di 400 € , difficilmente il nuovo prestito verrà concesso.

Mancanze di garanzie o reddito insufficiente:

Se non hai un reddito satibile o garanzie adeguate, le banche o finanziarie potrebbero non considerarti idoneo.

Quando si parla di reddito instabile possiamo pensare ad un dipendente con un contratto di lavoro annuale o ad un pensionato che percepisce una pensione minima.

Prestito appena concesso:

Se hai fatto da poco un prestito personale, difficilmente te ne verrà concesso un altro se non sono trascorsi almeno 7\8 mesi dal pagamento della prima rata.

Differente se si tratta di un piccolo restito al consumo ( quelli che fai quando acquisti un bene direttamente nel negozio )

Richieste multiple e recenti:

Ogni volta che fai una richiesta di prestito, viene registrata. E come già detto precedentemente, tante richieste ravvicinate possono ridurre il tuo “merito creditizio”.

Facciamo un esempio pratico:

Maria ci contatta perché vuole un preventivo di prestito personale di 15000 €, è una dipendente pubblica con un buono stipendio, casa di proprietà e ci dice di aver sempre pagato tutti i suoi finanziamenti regolarmente.

La prima domanda  che il nostro consulente fa a Maria è se ha mai fatto altre richieste di prestito negli ultimi 4 mesi che le sono state negate, Maria risponde no no, ho solo chiesto alla mia banca ma mi hanno risposto che non è possibile perché in base ai loro criteri non posso accedere al finanziamento e poi ho fatto online alcune richieste ma nulla di fatto.

Questo “nulla di fatto” nel 90% dei casi vuol dire che aprendo le banche dati di Maria troveremo almeno 5\6 richieste e di conseguenza anche questa richiesta sarà respinta

A questo punto il nostro consulente riterrà inutile caricare la pratica arrecando un ulteriore danno a Maria e gli dirà di fermarsi ed attendere almeno 4 mesi prima di ripresentare una richiesta di prestito personale.

Maria in questo caso però è fortunata perchè come dipendente può accedere al prestito con Cessione del quinto o alla delega di pagamento e con queste forme di prestito non contano le richieste già fatte,  oltre ad essere nella maggiorparte dei casi un prestito di gran lunga più economico.

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Cosa fare prima di richiedere altri prestiti?

Verifica il tuo profilo creditizio:

Controlla eventuali segnalazioni nella tua storia creditizia tramite CRIF o altre centrali di rischio come CTC o Experian . Puoi richiedere una visura per capire se ci sono problemi da risolvere.

Riduci i debiti esistenti:

Se hai altri finanziamenti, prova a ridurre il saldo dei debiti in corso prima di presentare nuove richieste.

ovviamente questa affermazione risulta quasi impossibile nella maggior parte dei casi in quanto se si sta chiedendo un finanziamento ovviamente non si ha la liquidità per estinguere anche se in parte i finanziamenti già in essere. Quindi la soluzione che possiamo proporti è quella di optare per un Prestito consolidamento ( cioè un prestito che ti permette di estinguere parte dei finanziamenti in corso e prendere liquidità) in questo caso parte delle rate che paghi verranno assorbite dal prestito che stai chiedendo.

Altra alternativa è optare per un garante in ambito familiare e che abbia ovviamente un reddito dimostrabile.

Aspetta il momento giusto:

Dopo un rifiuto, è UTILE attendere almeno 6 mesi prima di inoltrare una nuova richiesta. Nel frattempo, lavora per migliorare la tua posizione finanziaria.

Prima abbiamo parlato di attendere almeno 4 mesi dall’ultimo rifiuto prima di inoltrare una nuova richiesta, per essere più sicuri che il dato sia stato realmente cancellato dalle banche dati 6 mesi è sicuramente il periodo ottimale.

Rivolgiti ai consulenti:

Questo è senza dubbio il consiglio più importante che possiamo darti. Rivolgersi a professionisti del settore finanziario è sicuramente la scelta più senzata che puoi fare possono aiutarti a capire perché i prestiti ti vengono respinti ed aiutarti a discricarti tra la burocrazia del settore finanziario.

 

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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Fingenia di C. Roberta agente in attività finanziaria Directafin spa iscritto al n. A5246 presso l’elenco tenuto dall’OAM. L’elenco, tempo per tempo aggiornato, degli iagenti in attività finanziaria, dei prodotti finanziari distribuiti ed intermediari preponenti è consultabile su organismo-am.it. Per le condizioni contrattuali fare riferimento ai documenti informativi disponibili c/o le nostre agenzie e su directafin.it | trasparenza. Il TAEG riportato nell’offerta è calcolato con riferimento all’anno civile, ipotizzando 12 mesi di durata uguale e include oltre agli interessi calcolati al TAN sopra indicato, le seguenti voci: commissioni accessorie, spese fisse contrattuali, oneri fiscali ed erariali. Le condizioni dell’esempio sopra riportato e l’importo indicato possono variare in funzione della valutazione del merito creditizio del richiedente, della capacità di reddito, dell’età, dell’anzianità di servizio, del sesso, dell’importo richiesto, della durata del finanziamento, limitatamente ai dipendenti privati del TFR disponibile. Per le condizioni economiche e contrattuali fare riferimento ai documenti informativi e alle Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori (IEBCC) disponibili c/o le nostre agenzie e su directafin.it | trasparenza. Finanziamenti concessi previa approvazione dell’intermediario erogante. Esempio di prestito importo erogato € 25.000 da rimborsare in 120 rate mensili da 278 € Tan fisso 5 % Taeg fisso 6 % Importo totale dovuto dal consumatore di 33.360,00 €.